giovedì 10 marzo 2016

LA NOTTE PERFETTA PER UN'APOCALISSE ZOMBIE EpisoZio II


In un luogo molto lontano…che poi mica tanto, dietro all’indianino quello che fa’ le Peroni a tre euri, vicino al tabaccaio, quello che c’ha solo le nazionali e un gruppo di vecchietti che fanno dimora fissa all’entrata, spizzando i culi delle giovinette che passano lì per caso. Insomma nel baretto de Giulio c’è uno che sta giocando a fare Dio tra un amaro e un Cocktail.

-Aio, cazzo!-
-Ecco fatto. Sentito niente? La seconda è entrata meglio.- l’infermiera rossiccia è in ginocchio a guardarsi il sedere al vento di lei. -Tra una mezz’ora dovrebbe passarti il dolore –
-parla dell pancia o del sedere?- ride come se non avesse mai riso in vita sua l’infermiera – Simpatica…della pancia. Per il sedere ne facciamo un’altra se vuole.-
-Ma è ubriaca?-
-Non del tutto, solo parzialmente. Una birretta con la pizza.-
- Ma non dovrebbe essere vietato?-
-In teoria ma di notte non viene mai nessuno… Il dottore di guardia è giù che dorme.
-Ma allora come ha deciso…-
-In fondo i dolori si curano tutti allo stesso modo.-
-Cazzo…lei è da denuncia…- la ragazza si sta tirando su i jeans ed è pronta a correre, dolori trascurando, alla stazione di polizia più vicina, quando delle urla scuotono il silenzio.
-Che cazzo succede qui?- la scena non è delle migliore la donna dai capelli appiccicati è sul pavimento che si agita mentre il metronotte le è addosso, il braccio è scoperto e lascia intravedere la ferita sanguinolente. Lui è in un angolo con lo sguardo perso.
-Dobbiamo chiudere tutto! Stanno arrivando.- con un colpo ben assestato il metronotte è fuorigioco  in un angolo, a contemplare le sue gioie andate, ora la donna è in piedi  e guarda lui e lei con cocchi da pazza.
–Stanno arrivando…-
-Ma chi?- la donna si muove tra i due come ubriaca, sotto l’effetto di qualche droga pesante - Camminano lenti ma presto saranno qui e ci uccideranno tutti!-
-Ma che ti sei fumata?- interviene lei –non la toccare amore!- e le si para davanti lui –stanno arrivando.-
-ma chi?- grida lei più per il dolore al sedere che per l’interesse alla storia -I non morti. Gli zombie.- i due si guardano perplessi e un istante dopo la donna crolla a terra –con questa si farà una bella dormita. In fondo pure queste cose si curano sempre con la stessa cosa.- sorride l’infermiera mentre ammira il lavoro ben fatto.
I loro occhi vanno oltre i vetri dell’ingresso, la pioggia cade incurante e nell’oscurità si intravede qualcosa procedere lentamente e senza sosta.
-Gli zombie?-

  

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