In
un luogo molto lontano…che poi mica tanto, dietro all’indianino quello che fa’ le Peroni a tre euri, vicino al tabaccaio, quello che c’ha solo le nazionali e un
gruppo di vecchietti che fanno dimora fissa all’entrata, spizzando i culi delle giovinette che passano lì per caso. Insomma
nel baretto de Giulio c’è uno che sta
giocando a fare Dio tra un amaro e un Cocktail.
-Aio,
cazzo!-
-Ecco
fatto. Sentito niente? La seconda è entrata meglio.- l’infermiera rossiccia è
in ginocchio a guardarsi il sedere al vento di lei. -Tra una mezz’ora dovrebbe passarti il dolore –
-parla
dell pancia o del sedere?- ride come se non avesse mai riso in vita sua l’infermiera
– Simpatica…della pancia. Per il sedere ne facciamo un’altra se vuole.-
-Ma
è ubriaca?-
-Non
del tutto, solo parzialmente. Una
birretta con la pizza.-
-
Ma non dovrebbe essere vietato?-
-In
teoria ma di notte non viene mai nessuno… Il dottore di guardia è giù che
dorme.
-Ma
allora come ha deciso…-
-In
fondo i dolori si curano tutti allo stesso modo.-
-Cazzo…lei
è da denuncia…- la ragazza si sta tirando su i jeans ed è pronta a correre,
dolori trascurando, alla stazione di polizia più vicina, quando delle urla scuotono
il silenzio.
-Che
cazzo succede qui?- la scena non è delle migliore la donna dai capelli
appiccicati è sul pavimento che si agita mentre il metronotte le è addosso, il
braccio è scoperto e lascia intravedere la ferita sanguinolente. Lui è in un angolo con lo sguardo perso.
-Dobbiamo
chiudere tutto! Stanno arrivando.- con un colpo ben assestato il metronotte è
fuorigioco in un angolo, a contemplare
le sue gioie andate, ora la donna è in piedi e guarda lui
e lei con cocchi da pazza.
–Stanno
arrivando…-
-Ma
chi?- la donna si muove tra i due come ubriaca, sotto l’effetto di qualche
droga pesante - Camminano lenti ma presto saranno qui e ci uccideranno tutti!-
-Ma
che ti sei fumata?- interviene lei –non
la toccare amore!- e le si para davanti lui
–stanno arrivando.-
-ma
chi?- grida lei più per il dolore al
sedere che per l’interesse alla storia -I non morti. Gli zombie.- i due si
guardano perplessi e un istante dopo la donna crolla a terra –con questa si
farà una bella dormita. In fondo pure queste cose si curano sempre con la
stessa cosa.- sorride l’infermiera mentre ammira il lavoro ben fatto.
I
loro occhi vanno oltre i vetri dell’ingresso, la pioggia cade incurante e nell’oscurità
si intravede qualcosa procedere lentamente e senza sosta.
-Gli
zombie?-