sabato 27 febbraio 2016

CHE QUANNO CE STAVA LUI ERA TUTTO PIU' MEGLIO...(sicuro la grammatica)

Cammino con indolenza sull'asfalto bagnato, nella destra il guinzaglio, in quella sinistra un cartoccio di quotidiano e rivista che conserva al suo interno una bustina con un nuovo DVD di Scola: "una giornata particolare", che casualità.
Cammino, dicevo, tra le palazzine che si affacciano sulla strada, tristi e malconce, sarà il cielo plumbeo a colorare tutto di un romantico disfacimento. Passeggio convincendomi che sarebbe bello farci un film, una bella storia alla vecchia maniera, peccato per la sceneggiatura, non c'è  e non ci sarà mai.
Imbocco il vialetto, provate a immaginare una lenta soggettiva che avanza tra i balconi grigi e stanchi; vedo un uomo, sta parlando con una persona nascosta alle spalle del muro, lì dove ha inizio l'ascesa per il mio appartamento, mi cade un foglietto e riconosco la capoccia pelata del mio vicino. Ha un viso pieno, come la pancia e le guance, rosse, di chi non si fa scrupoli a bere e mangiare quello che c'è per quanto ce n'è. Ci salutiamo con i soliti motti di spirito, che sono propri di due vicini che si vedono quanto basta per mantenersi ad una certa distanza di sicurezza, in modo da non farsi scrupoli se c'è da iniziare un'azione legale nei confronti dell'altro. Comincio la mia salita, quando mi sento chiamare e porre la seguente domanda: -Mo' me devi spiega' perché leggi la repubblica, perché leggi un giornale di sinistra...comunista!- con quell'aria di gioco che nasconde un'ironia incendiaria e superba. Da qui, immaginatevi una sceneggiatura tutta vostra ecc...
La mia riflessione è: perché?
So per certo che la sua fede politica è qualcosa abbracciata con superficialità, per sentito dire, perché la massa in cui ha mosso i primi passi si è sempre sentita parte di quella cerchia che ha trovato una ragione d'esistenza nel fascino marziale del nero.  Beh, 'sti cazzi. La pensasse /ro come vuole, siamo un paese libero, ognuno è libero di credere alla propria ignoranza (sia dall'una che dall'altra parte).
Da sempre divisi in fazioni, in costante lotta, destra e sinistra, fascisti e comunisti, vegani e vegetariani, vegetariani e carnivori...e quello che vi pare. Mentre sui grandi altari vengono sacrificati e prostituiti i grandi sentimenti, i grandi colori, le grandi lotte.... per un pugno di euro.
Allora, mi domando, non sarà venuto il momento di dare un contributo serio alla causa nazionale? Non ci si potrebbe fermare un attimo da sputare sui gay, picchiare i più deboli, infierire con cori razzisti sulla già difficile situazione degli italiani della seconda generazione? Non sarebbe ora di sentirsi tutti Italiani e cercare di far funzionare le cose? Lo dico forse qualunquisticamente parlando? Bah, Che sia vero o no, non è altrettanto vero che bisognerebbe almeno provare a seppellirla quest'ascia di guerra, una volta tanto e provarci?